Muovere i primi passi fuori dalla sala prove di danza
Che si tratti di una lezione di gruppo dedicata al ballo sociale, di una sessione privata one to one con un maestro d’eccellenza di danza accademica o di una festa dedicata al ballo folklorico del tuo Paese, uscire di casa ed entrare nella pista da ballo di un qualunque evento risulta essere sempre piacevole.
Muovere i primi passi fuori dalla sala prove di danza è sì piacevole, ma è un evento sempre circondato da dubbi ed incertezze.
Ti senti a tuo agio dentro lo studio poiché sei abituato a ciò che ti circonda, ma hai mai provato a ballare fuori dalla tuo scuola di danza?
Lasciare per la prima volta alle nostre spalle la scuola ed entrare in pista, fornisce a noi stessi vari elementi di novità ed eccitazione, la mente ed il corpo non sono abituati alle luci di una discoteca, alla pista sdrucciolevole, alla massa di persone, al buio, al non vedersi allo specchio, al non avere alcun punto di orientamento, al legno del palco sotto ai piedi e soprattutto a ricordare autonomamente passi e figure.
Per questo quando si calca la pista da ballo o un palco per la prima volta, l’emozione è alle stelle e non si sa a cosa esattamente si stia andando incontro.
Tutto appare come nuovo e per nulla nitido ai nostri occhi.
Anche quando si è ormai danzatori affermati a tutti gli effetti, è possibile sempre rammentare quando per la prima volta, si ha avuto la possibilità di uscire fuori dallo studio di danza per esibirsi presso locali o palazzetti nella propria città, esibendosi di fronte ad amici, familiari e perfetti sconosciuti, magari proprio al saggio di danza.
Sono tutte occasioni formidabili per mettere in gioco noi stessi per la prima volta.
Solo salendo su un palco o ballando in pista dinanzi ad un pubblico casuale risultiamo trovarci in situazioni consone al nostro percorso evolutivo come danzatori.
Quando si assaporano cose come applausi, standing ovation o semplici parole emanate da un osservatore, si ottengono feedback diretti sulle nostre performances e preparazioni.
È stata una splendida giornata luminosa e 26.000 corridori hanno preso parte alla gara mentre ancora più spettatori li incoraggiavano.
Le ore di preparazione che occorrono a memorizzare, affinare, completare e fare nostra una difficile coreografia, sono tutte ripagate dallo scroscio di mani del pubblico che la apprezzerà.
Una volta superata la prima paura della messa in scena, il pubblico sarà sempre dalla nostra parte, il dominio che avremo sulle nostre paure istintive ed iniziale, ci aiuterà in futuro a calmare le nostre ansie e preoccupazioni generali.
Saremo pronti per concentrarci e trasformare la routine in una performance fantastica, gestita sempre con le nostre emozioni, ma in maniera sempre più calma e sicura.
Insomma, tolto il dente è tolto il dolore.
Anche per le persone più timide ed introverse, l’esibizione ins cena può aiutare tantissimo questi soggetti a livello caratteriale, non tanto per gloria e onore, quanto più per ottenere maggiore sicurezza di se stessi.
La calma e la sicurezza ci aiuterà ad eseguire routine elettrizzanti e ad alta energia, a limitare errori, a ricordare passi e a gestire le emozioni in scena.
Gli spettatori spesso rimangono sbalorditi più della tecnica esecutiva dei danzatori anziché del significato o della complessità coreografica.
Imparare dunque a gestire la nostra ansia da prestazione e le nostre preoccupazioni emotive, è la chiave per ottenere dal pubblico energia positiva e performances mai viste prima.