I modelli schematici non miglioreranno la tua danza
Capita che qualche allievo si infortuni durante le consuete lezioni di danza, il più delle volte questo avviene o per distrazione della persona, o per distrazione da parte degli altri allievi.
L’incidente più frequente avviene quasi sempre nei balli di coppia tra dama e cavaliere, quando soprattutto vi è una sessione di ballo libero, le coppie ancora alle prime armi (e non solo quelle), possono inavvertitamente urtarsi causando a volte infortuni lievi o di media entità.
Chiaramente non stiamo affatto parlando di ossa rotte e fiumi di sangue, diciamo però che ciò che può ferire maggiormente è il comportamento di chi ha torto.
Esattamente, perché in molti casi la coppia o il danzatore che investe gli altri, non se ne accorge nemmeno.
Esiste dunque un bon ton, o galateo della danza che può aiutare noi stessi e gli altri a coesistere in maniera rispettosa e pacifica.
E’ capitato già più d’una volta di vedere una dama colpita da un’altra coppia che magari ha cambiato bruscamente direzione lungo il loro cammino, questo è un tipo di disguido che capita abbastanza comunemente non solo a lezione ma anche e soprattutto nelle serate di ballo.
Anche se la dama non viene terribilmente ferita e dopo un check di controllo continua a danzare, molto spesso il comportamento della coppia incriminata può dare fastidio.
Alcune coppie infatti o non si rendono conto dell’accaduto, oppure non hanno nemmeno l’onestà di ammettere il loro errore.
Spesso è il tacco della donna a ferire le caviglie del prossimo, oppure a volte è il cavaliere distratto a far scontrare la propria coppia con quella degli altri.
Ma a prescindere dal capire di chi sia esattamente la colpa, l’importante dovrebbe essere fermarsi e capire l’entità del danno, nonché scusarsi con la coppia in questione.
Quando però questo non accade, la classica reazione a questo tipo di comportamento, è il rimanerci male.
Purtroppo ad oggi ci si rende alquanto conto che questo rappresenta il risultato di un tipo di condizionamento, che ha infettato tutto l’intero mondo della danza, non solo riguardo l’educazione sociale, ma da un’eccessiva dipendenza dagli schemi di movimento all’interno del ballo.
Come impara normalmente la maggior parte dei ballerini
Quando si desidera imparare a ballare, è possibile prendere parte sia a lezioni private che a percorsi collettivi, oppure autodidatticamente online (sconsigliato).
La danza viene di norma studiata sui modelli tramite l’adozione di combinazioni provenienti da programmi specifici.
Queste combinazioni schematiche ampliano il repertorio di base dei movimenti della persona, facendola sentire più talentuosa ed esperta nella sua disciplina.
Ma nel tempo hanno l’effetto collaterale che si diventa sempre più dipendenti da questi schemi, il che è rilevabile soprattutto quando si prova qualcosa di nuovo; sembra quasi spiacevole, perché il nuovo crea un effetto contrario allo schema di comfort zone del ballo, interrompendo così la tecnica fin lì utilizzata per apprendere, scoraggiando dalla sperimentazione futura.
Sono proprio gli schemi a generare, il più delle volte, quello scompenso virtuale che obbliga di finire assolutamente una figura in un determinato modo, a prescindere dagli ostacoli che si troveranno sul nostro cammino.
Ma un danzatore dovrebbe fare esattamente l’opposto, si perché un vero ballerino gli ostacoli li deve aggirare o addirittura utilizzarli a suo vantaggio.